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    Vernizzi Renato

    Vernizzi Renato. Parma,1904 - Milano, 1972. Pittore. Il primo maestro di pittura è l'artista parmense Icilio Bianchi. In seguito compie i suoi studi all'Accademia di Belle Arti di Parma. La prima personale è del 1935, alla Galleria Gianferrari di Milano, seguita da una seconda nel 1939. Partecipa alla Biennale di Venezia nel 1936 e 1938. Nel 1942 tiene una nuova mostra alla Galleria di Via Vivaio, a Milano. Seguono, negli anni Cinquanta, diverse personali, tra le quali nel 1947 alla Galleria Santo Spirito di Milano, nel 1949 alla Galleria Barbaroux, ancora a Milano, e nel 1950 alla Galleria del Grattacielo di Legnano. Nel 1956 partecipa alla Quadriennale romana. Negli anni Sessanta tiene personali a Firenze, Parma, Milano, Torino (un'antologica), Verona, Monza, Piacenza e Padova. Nel 1970 a Milano, alla Galleria Cortina, gli viene dedicata un'altra antologica, seguita da due retrospettive: alla Galleria d'arte Aretusa di Parma e nel Palazzo Bagatti Valsecchi di Milano. Numerosissimi sono i premi e i riconoscimenti conseguiti: dal Premio Nazionale Salsomaggiore al Premio Famiglia Meneghina alla prima Mostra Nazionale d'Arte Contemporanea di Milano, dal Premio Tiziano (1950) al Premio Città di Gallarate, dal Premio Garzanti per il disegno (1961) al Premio Campione d'Italia e al Premio Città di Thiene (1971). Insegna Figura all'Istituto d'Arte di Parma. Nel 1950 viene pubblicata una monografia dall'editore Amilcare Pizzi, cui ne segue un'altra nel 1954. Dopo gli studi a Parma, nel 1927 Vernizzi si trasferisce a Milano e, insieme a Del Bon, concorre a costituire il gruppo dei chiaristi, del quale fanno parte anche De Amicis, De Rocchi, Spilimbergo. A Milano frequenta intellettuali e artisti e conosce Edoardo Persico e Raffaele De Grada. Abbandonata la pittura novecentista degli inizi, negli anni Trenta si dedica a una pittura intimista, giocata sui toni smorzati, memore della lezione postimpressionista. Tra 1941 e 1945 esegue notevoli lavori caricaturali di carattere antifascista. Nel 1959 soggiorna a Parigi, dove approfondisce lo studio degli Impressionisti. I soggetti favoriti rimangono, nel corso di tutta la sua attività, le nature morte, i paesaggi, i ritratti, molti dei quali di bambini. Bibl.: Renato Vernizzi: retrospettiva antologica, Parma, Galleria d'arte Aretusa, 1984; Renato Vernizzi: mostra retrospettiva, a c. di R. De Grada, O. Patani e L. Vernizzi, Milano, Palazzo Bagatti Valsecchi, 1987.