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    Gasparini Giansisto

    Gasparini Giansisto. Casteggio (Pavia), 1924. Pittore, incisore, mosaicista. Frequenta l’Accademia di Brera. Espone per la prima volta alla Galleria Borgonuovo, a Milano, nel 1946. Presenta la sua prima personale a Milano, alla Galleria Bergamini, nel 1953. Partecipa alle principali rassegne collettive italiane del periodo, tra le quali anche diverse edizioni del Premio Suzzara; è invitato alla Biennale di Venezia nel 1952 e alla Quadriennale di Roma nel 1955. Dagli anni Sessanta si susseguono numerose personali. Nel 1991 espone alla collettiva sul realismo esistenziale alla Permanente di Milano. È tra i primi artisti che, dopo la Liberazione, si raccolgono attorno alla Galleria Borgonuovo di Milano. A Voghera stringe rapporti di amicizia con Atanasio Soldati e con altri giovani pittori: Augusto Garau, Dino Grossi e, soprattutto, Alberto Nobile. Negli anni Cinquanta la sua pittura – incentrata sulla rappresentazione di fabbriche e periferie, lotte operaie e contadine – è vicina al realismo esistenziale. Nelle incisioni svolge temi di impegno politico e sociale, con modalità che rivelano l’influsso dell’espressionismo tedesco. Negli anni Settanta si dedica all’illustrazione e alla decorazione (mosaici e vetrate per chiese). Negli anni Ottanta propone soggetti naturalistici e ritratti d’artisti, ma anche riflessioni sulla violenza e sulle contraddizioni del nostro tempo. Bibl.: Giansisto Gasparini, Piacenza, Galleria d’Arte del Sopramuro, 1989; All’ombra dei giardini in fiore, a c. di M. De Micheli, Trezzo sull’Adda, Castello Visconteo, 1991; Giansisto Gasparini: incisioni 1942-1956, Milano, 1992; Giansisto Gasparini e Giuseppe Guerreschi: acquerelli e disegni per un immaginario privato e sentimentale, Milano, 1994.