Fioravanti Ervardo. Calto (Rovigo), 1912 - Ferrara, 1996. Pittore, disegnatore, incisore. Nel 1927 inizia a lavorare come pittore e decoratore. Segue i corsi di illustrazione del libro presso l’Istituto d’Arte di Urbino grazie a una borsa di studio. Nel 1936 tenta l’avventura del lavoro pubblicitario a Milano, ma l’esperienza si rivela negativa e l’anno dopo torna nel Polesine. Dal 1938 è giornalista per "Il Resto del Carlino"; nello stesso tempo si dedica alla pittura a olio e alla scrittura. Con il conflitto mondiale la sua vita artistica è a una svolta: viene mandato prima in Jugoslavia, poi a Pantelleria, infine viene trasferito, prigioniero, nel campo di Herford, nel Texas, in cui si trova anche Burri. Nel 1950 tiene una personale a Roma. Nel 1952 diviene Direttore dell’Istituto d’Arte Dosso Dossi di Ferrara, e prosegue nell’attività espositiva, tenendo personali in tutta Italia. Nel 1963, sempre a Ferrara, viene allestita un’ampia antologica. La Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara gli dedica una retrospettiva nel 2001. L’artista parte da rappresentazioni di paesaggio e da ritratti; negli anni del conflitto, suggestionato dagli orrori della guerra, dà vita a una ricca serie di dipinti e disegni e crea pannelli composti da materiale repellente: residuati bellici, insetti e altro. Le sue tematiche si dirigeranno sempre più verso la rappresentazione, di stampo neorealista, di un’umanità abbrutita, resa con linearismo grottesco. Si cimenta, dalla fine anni Sessanta, anche con soggetti astratti. Bibl.: M.L. Pacelli, Ervardo Fioravanti, Ferrara, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, 2001 (con bibliografia precedente).
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