Consoli Giuseppe

Consoli Giuseppe (Pippo). Mascalucia (Catania), 1919. Pittore, scultore, ceramista. Compiuti gli studi classici, si laurea in Lettere, specializzandosi quindi in Discipline Archeologiche e Storico-Artistiche. Rientrato in Italia dalla prigionia in Germania, espone nel 1948 alla Quadriennale di Roma e si trasferisce quindi a Chieti, dove si dedica alla ceramica e alla terracotta, pur non tralasciando la pittura. Allestisce la prima personale a Chieti nel 1950. Nello stesso anno, e anche nel 1951, è tra gli artisti premiati a Suzzara. Nel novembre del 1952 ha luogo a Catania la prima antologica della sua attività. Espone a Milano per la prima volta nel 1956, alla Galleria Apollinaire. Si stabilisce poi a Genova, dedicandosi alla scultura in ferro saldato. Molte sono le mostre dedicategli, tra cui una personale a Buenos Aires nel 1956. Dagli anni Settanta il suo impegno di storico dell'arte e direttore di musei si fa prevalente, implicando un progressivo diradamento delle mostre personali, che si tengono in ambito milanese: tra le ultime esposizioni, si ricordano quelle del 1984 alla Galleria Ciovasso e del 2000 alla Libreria All'Angolo. Pittore d'impostazione drammaticamente realista, dal 1974 modifica radicalmente la sua maniera. Costruisce le figure in arancione su fondo nero, con varianti cromatiche di verde, azzurro e violetto e accensioni di rosso, giallo e grigi variegati di finissima sensibilità. Al centro della sua attenzione è comunque sempre la condizione umana, raffigurata spesso in termini di anche allucinata crudezza espressiva. Bibl.: C. Munari, Consoli, Milano, 1973; S. Spadaro, Giuseppe Consoli, Percorsi dell'immaginario come libere forme fantastiche, “Controcorrente”, V, dicembre 1999, pp. 72-73.