Vietri Tullio

Vietri Tullio. Oderzo (Treviso), 1927. Pittore e grafico. Compiuti studi classici, frequenta l'Accademia di Belle Arti di Bologna e, contemporaneamente, l'Università. Nel 1960 tiene al Circolo di Cultura di Bologna la prima personale, cui seguono altre mostre a Verona, Milano, Roma, Palermo e ancora Bologna. Nel 1997 il Comune di Oderzo gli dedica un'importante antologica alla Pinacoteca Alberto Martini. In seguito l'artista dona a quel Comune 143 opere, nucleo fondamentale del Museo Vietri. Numerosissime sono le sue partecipazioni a mostre nazionali e internazionali: tra le altre, la IX Quadriennale di Roma; Pittura Italiana a Los Angeles nel 1960; Disegno Italiano a Berlino nel 1961; Pittura Italiana dal Futurismo a oggi a Parigi nel 1966. Dal 1969 decide di prender parte solo a rassegne espositive dagli esclusivi fini culturali e sociali, tralasciando i circuiti mercantili: è così presente, tra le altre, alla Mostra Internazionale per la libertà di Angela Davis a Los Angeles nel 1971; a Manifesto Internazionale dell'Arte per la Difesa Legale dei Prigionieri Politici, ancora a Los Angeles nel 1972; alla Mostra per il centenario della nascita di Bertrand Russel a Nottingham. Nel 1971 viene pubblicata una sua monografia con 16 opere grafiche. Dal 1969 collabora con riviste e quotidiani – da “l'Unità” all'“Avvenire” – e nel 1988 fonda la rivista “Critica radicale”. Nelle sue opere pittoriche Vietri, nel solco di un realismo di denuncia, si avvale di riprese e tagli tipici della fotografia, del cinema, della televisione e del manifesto pubblicitario per rappresentare una società di massa alienata e oppressa, incapace di comunicazione e di speranza: il ricorso al bianco e nero, da parte sua, è proprio funzionale all'evocazione di un grado di massima perdita di personalità e identità collettive. Bibl.: R. Costella, Tullio Vietri. Opere 1960-1980, 2001; Id., Tullio Vietri. Opere 1980-1990, 2001; Id., Tullio Vietri. Opere 1990 -1997, 2001.