Vagnetti Vieri. Firenze, 1935-1994. Pittore. Figlio del pittore Gianni, dopo aver seguito studi classici, nel 1958 si trasferisce a Parigi, dove segue i corsi di pittura e scenografia all'Ecole des Beaux-Arts. Nel 1959, assistente dello scenografo Pietro Zuffi, cura allestimenti scenici alla Scala di Milano. Dall'anno successivo, dopo una sua prima personale a Firenze, alla Galleria Spinetti, partecipa a importanti rassegne nazionali ed espone nelle maggiori città italiane. Nel 1964, dopo una personale alla galleria Levi di Milano, firma un contratto che gli permette di viaggiare e dipingere ed esporre all'estero. Vive a Londra e a Parigi. Nel 1965, grazie a un gallerista giapponese, inizia lunghi soggiorni a Tokio dove, tra l'altro, illustra un'edizione giapponese dei più importanti novellisti italiani. Nel 1970 inizia, con la prima personale a New York, la sua esperienza americana. Le personali degli anni successivi si tengono soprattutto all'estero: Bruxelles, Stoccarda, Washington e Charleroi. Nel 1996 viene pubblicata un'importante monografia curata da Tommaso Paloscia. Soggetti costanti della sua produzione sono le figure femminili, la natura morta, l'architettura delle città, il paesaggio. La sua pittura è caratterizzata da vibrazioni di colore e luce che frantumano le figure e ribaltano le prospettive. Le opere degli anni Settanta presentano, così, soggetti che emergono da un tessuto cromatico ora acceso e ora giocato su pochi toni, perdendo ogni rapporto con lo spazio concreto per fluttuare in una sorta di dimensione parallela. La figurazione dell'ultimo decennio si fa ulteriormente evanescente e i soggetti sembrano inghiottiti dagli spazi e dai piani compositivi. Bibl.: Vieri Vagnetti, a c. di Tommaso Paloscia, Firenze, 1996 (con bibliografia precedente).
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