Paolucci Giorgio Dario. Venezia, 1926. Pittore. Di nobili origini, abbandona il liceo per studiare come autodidatta. Tiene la prima personale nel 1947, alla Galleria Ongania di Venezia. Dal 1949 comincia a essere ammesso e segnalato in varie mostre. Nel 1952, alla trentanovesima collettiva Bevilacqua La Masa, vince una borsa di studio con soggiorno a Parigi. Nel 1956 partecipa alla Biennale di Venezia e alla Quadriennale di Roma. Una mostra antologica viene allestita alla Galleria San fedele di Milano nel 1960. Nel 1961 vince il Premio speciale Giorgione-Poussin; si classifica secondo allo stesso premio nel 1963, anno in cui cesserà l’attività espositiva. La sua attività inizia nel primo dopoguerra, da principio timidamente, poi sempre più lucida, legata alle più giovani e rappresentative personalità attive a Venezia. Nel 1966, dopo la sua ultima partecipazione alla Biennale, si ritira in campagna. Nella sua giovanile e violenta ribellione al nuovo conformismo, egli è sempre fedele al figurativo, anche nelle composizioni più allucinate, e la sua pittura guarda continuamente alla natura.