Mirabella Saro. Catania, 1914 - Roma, 1975. Pittore e disegnatore. Nella città natale è allievo del pittore Saro Spina; nel 1936 si trasferisce a Roma, dove frequenta, a partire dal 1937, la Scuola Libera del Nudo all’Accademia di Belle Arti e i corsi serali all’Accademia di San Luca. Solo dopo l’esperienza della Resistenza partecipa con continuità alle mostre nazionali e internazionali: prende parte a diverse edizioni della Biennale di Venezia e della Quadriennale di Roma. Nel 1950 con le sue opere viene inaugurata la Galleria del Pincio di Roma, ed espone in una prima personale alla Casa della Cultura. Nei decenni seguenti, l’artista è protagonista di numerose mostre personali e collettive, sia in Italia che all’estero. Ricopre l’incarico di direttore del Liceo Artistico di Roma. Nella capitale, insieme a Cagli, Ziveri e Guttuso, a partire dagli anni Trenta partecipa agli sviluppi dell’arte realista di ispirazione antifascista e antinovecentista, inclinando verso una pittura energica priva di aspetti metafisici o lirici. Negli anni 1949 e 1950 lavora a Scilla tra i pescatori calabresi insieme a Guttuso e Mazzullo. In quegli anni il suo stile è caratterizzato da un disegno angoloso di derivazione post-cubista. Dagli anni Cinquanta le sue figure sono caratterizzate da un segno più sciolto e un uso molto plastico del chiaroscuro, a rendere il suo linguaggio – pur sobrio – ricco di energia espressiva. Bibl.: Saro Mirabella, a c. di F. Miele, Roma, 1976; Saro Mirabella, F. Grasso, Capo d’Orlando, 1984; Saro Mirabella: tra realismo e astrattismo, a c. di F. Grasso, Palermo, 2000.
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