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    Mattia Gianluigi

    Mattia Gianluigi. Venaria Reale (Torino), 1940. Pittore, scultore, grafico. Frequenta il Liceo Artistico di Torino e si diploma in Scenografia all’Accademia Albertina. Nel 1961 tiene la sua prima personale al Circolo degli Artisti di Torino. Dal 1964 si trasferisce a Roma dove lavora con lo scenografo Ezio Frigerio e successivamente con la Galleria Nuova Pesa, in cui esporrà nel 1966 e nel 1970. Tiene numerose personali: tra le altre, si ricordano le mostre alla Galleria Forni di Bologna (con la quale collabora dal 1970 al 1976) nel 1973 e nel 1990; alla Galleria Giulia di Roma nel 1974; alla Galleria Davico di Torino nel 1975; alla Galleria Ariete di Roma nel 1984. La personale più recente risale al 2002 e viene organizzata dalla Galleria Il Labirinto di Roma. Ricopre l’incarico di docente presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze e presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. Le presentazioni di Lorenzo Ostuni e di Domenico Guzzi accompagnano un’importante monografia pubblicata nel 1990. Nel 1995 realizza un complesso intervento decorativo per la Scuola Elementare Carducci di Bologna. Dalla fine degli anni Sessanta l’artista è una delle figure di primo piano nell’ambiente artistico impegnato sul fronte politico e civile; dal 1970 prende parte al gruppo di artisti riuniti attorno alla Galleria Forni di Bologna e che comprende anche Cremonini, Guerreschi, Tornabuoni, Trubbiani. Dal 1976 sposta la sua attenzione sulla materialità del linguaggio plastico; dai primi anni Ottanta realizza sculture in bronzo e in terracotta, affiancandole a un’intensa attività grafica. Nella prima metà degli anni Novanta ritorna a un tipo di pittura che coniuga al dato di natura una dimensione irreale e misteriosa. Nei lavori più recenti l’artista si cimenta nell’uso di linguaggi diversi, mostrando le possibili tangenze di territori, fisici e mentali, che si aprono a una molteplicità di intrecci. Bibl.: Gianluigi Mattia, Roma, Galleria Giulia, 1974; Gianluigi Mattia: opere 1965-1990, Roma, 1990; Gianluigi Mattia, Roma, Galleria Il Labirinto, 2002.