Manfredi Alberto

Manfredi Alberto. Reggio Emilia, 1930. Pittore, disegnatore e incisore. Frequenta la Facoltà di Lettere dell’Università di Bologna e diventa, nel 1955, assistente di Mino Maccari all’Accademia di Belle Arti di Roma. Soggiorna, nello stesso anno, per alcuni mesi, a Parigi, con una borsa di studio del governo francese. Comincia a esporre in giovanissima età – nel giugno 1945 gli viene dedicata una mostra nella città natale – anche se la sua prima esposizione personale si tiene a Firenze (Galleria La Strozzina) nel 1956. Prosegue l’attività espositiva in spazi pubblici e privati sia in Italia (si ricordano le Gallerie Il Milione, Gianferrari e Il Mappamondo di Milano, la Galleria Metastasio di Prato, la Galleria Pananti di Firenze) che all’estero (Bouquinerie de l’Institut di Mazo e Lebouc a Parigi). Nel 1998 la Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia gli dedica una mostra sulla sua attività incisoria; un’importante antologica si tiene successivamente, sempre a Reggio Emilia, nel 2000. Lavora come illustratore in pubblicazioni d’arte di prestigio e come collaboratore di giornali, tra cui “Il Borghese”, “Il Corriere della Sera” e “l’Espresso”. Regge, in un primo tempo, la cattedra di Tecniche dell’Incisione all’Accademia di Belle Arti di Lecce, per poi diventare, dal 1967 al 1999, titolare della cattedra di Tecniche dell’Incisione all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Figura particolare di peintre-graveur, nella sua opera convergono stimoli tratti da una vasta cultura artistica – da Toulouse Lautrec a Degas, da Modigliani al cubismo, fino alla Nuova Oggettività – filtrati sempre da una profonda meditazione personale, ironica e tagliente. Soggetti favoriti fin dagli esordi sono i ritratti e gli animali, che verranno poi affiancati dalle notissime figure femminili e dai paesaggi. Bibl.: Manfredi, a c. di M. Venturoli, Venezia, 1985; Manfredi, acquerelli, a c. di P. Bellini, Ancona, 1989; Alberto Manfredi, a c. di S. Parmiggiani, Reggio Emilia, 2000