Ghizzardi Pietro. Viadana (Mantova), 1906 - Boretto (Reggio Emilia), 1986. Pittore. Nato in una famiglia di contadini, dopo la terza elementare deve interrompere la formazione scolastica. Procede perciò da autodidatta, iniziando a disegnare sulle pareti e su vecchi cartoni. Dal 1930 circa comincia ad affrescare i vecchi cascinali della sua terra. La sua pittura si afferma solo nel 1961, quando riceve un premio alla mostra Città di Guastalla. Del 1969 è la mostra milanese, che ottiene un buon successo, e poi la rapida ascesa, con numerose personali e collettive. Nel 1968 riceve anche la medaglia d’oro del Presidente della Repubblica. In seguito l’artista si dedica anche alla scrittura, stendendo un’autobiografia dal titolo Mi richordo anchora, che vince, nel 1977, il Premio Letterario Viareggio e che verrà anche rappresentata a teatro; questo testo sarà seguito nel 1980 da un’altra pubblicazione. I ritratti – che occupano gran parte della sua produzione – sono caratterizzati da un’impostazione frontale, a volte di sgradevole figurazione, con uno scarso senso del colore, ma rivelano una sorprendente forza introspettiva. Bibl.: R. De Grada, Pietro Ghizzardi. Una vita come un film, Mirandola, 1993; P. Sidoli, L’arte non facile di Pietro Ghizzardi 1906-1986, Mirandola, 1994.