Ciminaghi Virginio. Milano, 1911-2001. Scultore. Studia all'Accademia di Brera di Milano sotto la guida di Francesco Messina. Dal 1936 è presente alle più importanti esposizioni in Italia e all'estero: Biennali di Venezia, Quadriennali di Roma, Premio del Fiorino, Triennali di Milano, X Biennale Internazionale d'Arte del Mediterraneo, Premio Europa a Vaalbek. La prima personale si tiene nel 1947 alla Galleria della Spiga di Milano. Nel 1951 ottiene l'incarico di eseguire una guglia statuaria per il Duomo di Milano. Nel 1961 è invitato alla Biennale di Anversa e nel 1963 a quelle di Lugano e Zurigo. Nel 1968 si tengono importanti personali al Padiglione d'Arte Contemporanea e all'Arengario di Monza. È inoltre presente alle più qualificate rassegne d'arte sacra. Ha illustrato libri di poesie e riviste specialistiche. Accademico di San Luca, ha insegnato al Liceo Artistico di Brera. Nel 1964 un'importante monografia sulla sua opera viene curata da Russoli, Budigna e Pirovano. Pochi sono i soggetti sui quali Ciminaghi si concentra: il ritratto, la maternità, l'annunciazione e la coppia. In opere a rilievo sviluppa i temi della natività, dell'epifania e dell'ultima cena. Dopo un esordio legato a motivi classici, la sua figurazione si caratterizza per una maniera che presenta qualche affinità con il linguaggio di Giacometti. Temi centrali dei decenni successivi sono quelli della vita e della morte. Bibl.: F. Russoli, L. Budigna, C. Pirovano, Ciminaghi, Milano, 1964; Virginio Ciminaghi, Monza, Arengario, 1968; Virginio Ciminaghi, Milano, Galleria San Fedele, 1989; Virginio Ciminaghi, 1911-2001, a c. di S. Fontana, Treviglio, Museo Civico, 2002.
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