Capisani Ferdinando. Coazze di Moglia (Mantova), 1947. Frequenta l’Istituto Statale d’Arte A. Venturi di Modena e i corsi della Scuola Libera del Nudo all’Accademia di Brera di Milano. Nell’ambiente culturale milanese, entra in contatto con le poetiche dell’Informale e con il movimento del new dada, fondamentali per i suoi successivi esiti. Nel 1965 ritorna a Mantova, prendendo a frequentare gli artisti della sua generazione. Del 1968 è la prima personale, presso la Galleria Minerva di Moglia (Mantova). Seguono numerose altre personali in gallerie pubbliche e private, tra cui l’antologica del 1980 presso la Galleria Civica d’Arte Contemporanea di Suzzara. Tra le mostre più recenti si ricordano quelle allestite a Carpi nel 1996; a Concordia nel 2002 e a Suzzara alla Galleria 2E nel 2003. Da anni collabora con enti pubblici per l’organizzazione, cura e allestimento di mostre. Nasce inoltre da una sua iniziativa la costituzione della Pinacoteca Comunale di Quistello, della quale è responsabile artistico dal 1985. È sul finire degli anni Sessanta che l’artista mette a punto l’elemento attorno al quale ruota molta parte della sua produzione: l’albero inteso come fulcro di una nuova formulazione del tradizionale paesaggio padano, continuamente reinterpretato attraverso i materiali e le tecniche i più diversi, fino a giungere a veri e propri accumuli di materia e immagini proposti nei termini di un'originale serialità compositiva. Bibl.. Ferdinando Capisani. Lo spazio del tempo e delle misure, a c. di Mauro Corradini, Moglia, Centro Culturale Polivalente “Mondo 3”, 1989; Ferdinando Capisani. Alberi, a c. di Gilberto Zacchè, Carpi, ex Convento di San Rocco, 1996.
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