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    Caminati Aurelio

    Caminati Aurelio. Genova, 1924. Pittore, performer, ceramista. Realizza le sue prime opere tra la fine degli anni Quaranta e l’inizio dei Cinquanta. La sua prima personale si tiene nel 1954 a Brescia. Nel 1956 è alla Biennale di Venezia e negli anni Sessanta espone di frequente all’estero. Nel 1966 redige il Manifesto del Falso Ideologico. Nel 1989 vince il concorso per la decorazione del Teatro Carlo Felice di Genova. Tra le amicizie significative per la sua esperienza artistica si annoverano quelle di Fontana, Manzoni e Rotella, conosciuti a Milano alla fine degli anni Cinquanta. Dal 1970 lo storico dell'arte Corrado Maltese comincia a interessarsi alla sua opera, proponendone una precisa lettura critica. Le prime opere vengono realizzate tra la fine degli anni Quaranta e il decennio successivo secondo modi caratterizzati da un'interpretazione originale del neorealismo. Negli anni Sessanta inizia la serie dei “falsi ideologici” – copie di opere famose o combinazioni di elementi antichi con elementi moderni – rivisitando con ironia i miti della storia dell’arte e dell’arte popolare. Seguono, dal 1970, le fasi successive della “vanificazione della cultura di oggetti”, dell’iperrealismo, delle trascrizioni (complesse performances di grande suggestione spettacolare). S'interessa a fondo di cinema e teatro. Bibl.: C. Maltese, Caminati. Trascrizioni, Milano, 1977; Caminati: Marat muore. Torino 1981, Savona, Galleria d’Arte Cona, 1990; Aurelio Caminati, Albisola Marina, Centro Culturale Arte Contemporanea Balestrini, 1992; Aurelio Caminati. Opere dal 1947 al 1988, a c. di F. Sborgi, Genova, Palazzo Ducale, 1998.