Guerricchio Luigi
1965Xilografia670 x 490 mm
L'opera fu donata alla Galleria dagli eredi dell'artista nel 1997. Con una rappresentazione visionaria, l'artista rende il rapporto uomo-natura con una enfasi particolare, resa piu' surreale dalla durezza della tecnica xilografica. L'artista nasce a Matera nel 1932. Dopo gli studi classici si iscrive alla Facolta' di Scienze Politiche a Firenze, ma ben presto la abbandona per frequentare la Scuola di Nudo presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli. Partecipa attivamente alla vita artistica napoletana di quegli anni aderendo al movimento dei Giovani Realisti Napoletani. A questo periodo risale l'incontro con Rocco Scotellaro che incidera' profondamente nella sua formazione ideologica e nella caratterizzazione della sua figura d'artista. Attratto dalla scuola di Manzu' e Kokoschka rimane per qualche tempo a dipingere e a scolpire a Salisburgo. I segreti della sua creativita' sono il grande amore per il Sud che considera la sua patria. Le immagini che immortala in un'ampia visione estetica del reale potrebbero forse sembrare retoriche ma sono invece una riconquista dell'uomo rispetto all'alienazione contemporanea. Sono le immagini di una terra che l'attivita' industriale non riesce ad estinguere.
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