Contadinella

Trevi Claudio

1954
Gesso
52 x 46 x 38 cm

"Al VII Premio Suzzara (1954) vinse una pompa centrifuga e 10 kg. di pasta. In quest'opera sono riconoscibili alcune delle caratteristiche tipiche della scultura ""realistico-tradizionale""del secondo dopoguerra: lo stile descrittivo e anti monumentale, la scelta di un materiale povero e di un soggetto umile descritto senza retorica, e l'assunzione di un linguaggio plastico totalmente estraneo alle scoperte formali della avanguardie. L'artista (il cui vero cognome era Trevisan) nasce a Padova nel 1928. Si trasfersce ben presto in Alto Adige con la famiglia. Dal 1940 frequenta per tre anni la Scuola d'Arte di Ortisei. Ben presto si distacca dalla tradizione scultorea gardenese alla ricerca di modi espressivi propri. Tra gli anni Quaranta e Cinquanta si volge a soggetti religiosi, a ritratti, a statuine di acrobati, giocolieri, doloranti, e realizza il Monumento al Partigiano a Bolzano nel 1948. Il suo stile e' caratterizzato da motivi espressionisti e dalla scelta di immagini fortemente vissute ispirate ai momenti tragici della eta' contemporanea. Gli anni Sessanta e Settanta sono dominati dai ""Voli"", dotati di alta valenza simbolica, privilegiando il bronzo e il legno. Tra le tematiche favorite, molte le ""Maternita'"" , gli ""Amplessi"", i ""Cavalli"", il ciclo di ""Leda e il cigno"", i ""Baci"". E' stato attivo anche a Cortina d'Ampezzo e a Milano dove ebbe uno studio. Nel 1956 partecipa alla Biennale di Venezia e' presente nel 1982 alla mostra ""Visage d'Italie"" alla Galeries Lafayete di Parigi una sua mostra antologica e' stata ospitata al Museo di Castelvecchio di Verona. Numerose le personali a partire dal 1947, le collettive ed i premi vinti."