Agosto

Soccol Giovanni

1984
Olio su tavola
130 x 50 cm

"L'opera perviene alla Galleria da personale 1984. Tramite pennellate brevi, divise, alcune cariche di materia, cosi' da far indirizzare proprio su queste ultime la luce e conseguentemente lo sguardo del riguradante, l'artista ricrea un flusso di pittura che genera atmosfere impalpabili ed epifanie di luce e di colore. Il pigmento, coinvolto dal fattore essenziale della luce, determina quindi come delle silenziose sospensioni, espresse in un turbinio di segni e di apparizioni. L'artista nasce a Venezia nel 1938. All'inizio degli anni Cinquanta inizia a dipingere prima sotto la guida della pittrice e scenografa Ilse Bernheimer, poi del pittore Gennaro Favai. La sua casa e' punto di ritrovo internazionale di artisti e letterati come Raoul Dufy ed Ezra Pound. Nel 1956 frequenta la Scuola libera del Nudo all' Accademia di Belle Arti e nel 1957 si iscrive alla Facolta' di Architettura di Venezia. L'interesse per la pittura olandese lo porta nel 1960 all' Aia, dove segue il corso di Storia dell'Arte per stranieri presso il Rijksbureau voor Kunsthistorische Documentatie. Tornato a Venezia, la necessita' di impadronirsi del mestiere lo porta nello studio di Guido Cadorin ne seguira' un rapporto che durera' per molti anni. Nel l963 riprende gli studi di Architettura. Si laurea nel l966 con Carlo Scarpa. Nel l968 e' chiamato da Mario Deluigi ad insegnare Arredo Scenico all'Accademia di Belle Arti di Venezia. A partire da questo momento inizia un lungo sodalizio con il Maestro, determinante sia per l' attivita' artistica che per l' esperienza didattica. Per tutti gli anni Settanta alterna l'attivita' professionale di architetto a quella di scenografo e pittore. Nel l970 succede a Mario Deluigi nella Cattedra di Scenografia all' Accademia di Belle Arti di Venezia. Dal 1980 il suo interesse professionale e' concentrato essenzialmente sulla pittura. "