• Opere / Autori
  • La Galleria
  • Contatti
  • News
  • La Storia del Premio
  • Didattica / Laboratorio
  • Orari d'apertura
  • 50° PREMIO SUZZARA
  •  

    Ricerca

    Ricerca per Artista
    Ricerca generica

    Attesa alla miniera

    Di Prata Oscar

    1957
    Tempera su tela
    100 x 79 cm

    "Al X Premio Suzzara (1957) vinse lire 50.000 in contanti. Tratto angoloso e incisivo, resa fortemente espressionistica delle mani e dei volti, accostamenti violenti di colore (giallo e blu, verde e rosso) con prevalenza del rosso che in questo caso ha una valenza simbolica. Opera inseribile nell'ambito del realismo di derivazione espressionista. L'artista esprime il dramma avvenuto in una miniera, ritraendo i volti delle persone che, con ansia, attendono l'uscita dei compagni. L'artista nasce a Brescia nel 1910. Compie gli studi a Venezia presso l'Istituto d'arte di Stato. Comincia giovanissimo ad esporre in importanti manifestazioni d'arte a livello nazionale ed internazionale. Collabora a riviste e a quotidiani con testi critici e narrativi. Nel 1935 l'Ateneo di Brescia gli conferisce la medaglia d'oro per per la sua attivita' artistica e culturale. Dal 1938 insegna all'Istituto di Stato. Nel 1941 viene richiamato alle armi e inviato in Africa Settentrionale dove esegue opere ispirate alla guerra. Viene fatto prigioniero e mandato prima in Egitto e poi in India dove rimane per quattro anni durante i quali dipinge paesaggi indiani e disegna. Rientra in Italia nel 1946 e segue un periodo di disorientamento e di difficolta' di riadattamento. In questo periodo si isola e approfondisce i suoi studi. In seguito effettua vari viaggi culturali in America, Asia, Europa. Riprende a partecipare a mostre, a collaborare per giornali, effettua importanti cicli di affreschi e ricomincia ad insegnare. Gia' dalla prima fase della sua produzione, negli anni Trenta, ottiene molti riconoscimenti (tra cui i premi vinti all'Ateneo di Brescia, al Premio del Lago di Garda, il Premio del ritratto Gaetano Gasseri, il Premio Magnocavallo). Nelle opere di questo periodo dimostra gia' l'opposizione nei confronti del gusto borghese per la bella pittura. Poco rimane invece di cio che l'artista dipinge durante la prigionia. Dal dopoguerra fino agli anni Settanta affronta soprattutto il tema sacro, in cui la figura di Cristo e' da intendersi come figurazione simbolica della condizione umana ed esistenziale dei perseguitati politici, e dei ribelli nei confronti del potere, che viene spesso raffigurato sotto forma di idolo scimmiesco. Tra il 1946 e il 1949 si avvicina all'astratto informale per poi riavvicinarsi alla realta' e ad un arte di denuncia che esprime il dramma della violenza e della sofferenza fisica. Nel 1948 vince il primo premio S.Remo per la pittura a cui seguono numero si altri riconoscimenti fino agli anni Settanta. Dagli anni Cinquanta in poi la sua pittura non abbandonera' mai l'impegno sociale, come in ""Buon anno caro Vietnam"" del 1973."