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    Gli uccelli

    Treccani Ernesto

    1981
    Cromolitografia
    855 x 655 mm

    "L'opera fa parte della serie ""Le georgiche"", litografie realizzate dai Maestri Borgonzoni, Giorgi, Guttuso, Murer, Treccani e Zancanaro per finanziare i restauri del cenobio benedettino di San Benedetto Po. Il fogliame, tra cui si trovano gli ucclli, e' reso con uno stile segnico dinamico e vorticoso, che rimanda all'Informale, anche nelle campiture di colore, che si accendono improvvise. L'artista nasce a Milano nel 1920. Frequenta il Politecnico di Milano e nello stesso tempo fonda la rivista ""Vita giovanile"" (poi ""Corrente di vita giovanile"" e infine ""Corrente""). Comincia a dipingere nel 1940 influenzato dalla pittura di Van Gogh, di Ce'zanne, di Picasso e da quella degli amici Morlotti e Cassinari. Nel 1940 espone assieme al gruppo di Corrente presso la Bottega omonima, e nel 1943 espone alla Galleria La Spiga assieme a Morlotti e Cassinari. Nel 1941 e nel1942 partecipa al III e IV Premio Bergamo. Dal 1943 (con ""Fucilazione"") fino agli anni Sessanta si dedica ad una pittura di impegno civile e politico. Negli anni del dopoguerra fu tra i redattori delle riviste ""Il 45"", ""Realismo"" e ""Pittura"". Nel 1950 partecipa alla Biennale di Venezia. Negli anni Cinquanta per le sue opere si ispira anche al paesaggio urbano, specie alle periferie povere e alle condizioni di vita dei suoi abitanti. Sempre negli stessi anni sceglie soggetti legati ai tragici fatti di Melissa e in genere alla drammatica realta' calabrese, eseguendoli con uno stile vicino all'espressionismo e al simbolismo. Nel 1955 compie un viaggio in Cina da dove riporta una serie di disegni e acquerelli rappresentanti soprattutto fiori, che poi espone a Milano e a Roma. Seguono una serie di sue personali sia in Italia che all'estero (New York nel 1957). Dopo l'invasione russa in Ungheria attraversa un periodo di crisi della sua fede politica e abbandona le tematiche di impegno per ripiegarsi in un maggior intimismo e lirismo. Tra il 1962 e il 1963 realizza una serie di tele ispirate a ""La luna e i falo'"" di Cesare Pavese ed un altra intitolata ""Siepi"", con richiami all'espressionismo astratto e all'informale. Verso la fine degli anni Sessanta abbandona la pittura a olio per i colori acrilici eseguendo ritratti con uno stile essenzialissimo. Tra il 1969 e il 1975 esegue un dipinto ispirato ai funerali delle vittime della strage di Piazza Fontana, riaccostandosi allo espressionismo. Negli anni Settanta la fonte principale della sua ispirazione sara' sempre la natura prosegue per tutto questo decennio e quello successivo la lunga serie di esposizioni personali sia in Italia che all'estero gli vengono dedicate molte antologiche, tra cui quelle a Giulianova (1973 e 1975) e in Russia (Volgograd, Leningrado, Mosca). Nel 1978 a Milano istituisce la Fondazione Corrente. "