Cattabriga Galileo. Bondeno (Ferrara), 1901-1969. Pittore e illustratore. Frequenta l'Accademia di Belle Arti di Venezia. Nel 1936 vince il Concorso Nazionale dell’Affresco della Biennale di Venezia; nello stesso anno, sempre nella città lagunare, espone al Caffè dell'Angelo. L'anno seguente riceve la medaglia d'oro all'Esposizione Universale di Parigi e, in tale occasione, conosce direttamente la pittura impressionista e postimpressionista francese. Nel 1947 allestisce una personale al Castello Estense di Ferrara; espone quindi in diverse città italiane, partecipando alle Quadriennali di Roma e alle Esposizioni Internazionali d'Arte di Milano. Alla fine degli anni Quaranta data l'inizio della sua amicizia con Filippo De Pisis, che presenta sue mostre a Venezia. Negli iniziali anni veneziani, i temi favoriti dall'artista sono le vedute, le nature morte, i paesaggi nebbiosi; a seguito del soggiorno parigino privilegia gli autoritratti, le scene d'interno, le campagne padane, le scene di vita familiare. Dopo il 1945, perduti cinque famigliari in un bombardamento, Cattabriga lascia emergere nei suoi dipinti la disperazione, la sofferenza, la solitudine, riuscendo a esprimere tali sentimenti anche in composizioni paesaggistiche. Bibl.: Galileo Cattabriga, Ferrara, 1977; Galileo Cattabriga. Il volto e i volti. Ritratto e autoritratto, Bondeno, 1999; Galileo Cattabriga. Impressionismo e postimpressionismo, Bondeno, 1999.
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