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    DINO VILLANI E LA MOTTA


    Qualche giorno fa l’azienda Motta, conosciuta in tutto il mondo per i suoi prodotti dolciari e soprattutto per il panettone, ha festeggiato il centenario della nascita.  Da quel lontano 30 ottobre del 1919, l’azienda fondata da Angelo Motta a Milano, ha subito diversi cambiamenti e trasformazioni, oltre che passaggi di proprietà, senza però che ne venisse intaccata l’immagine agli occhi dei numerosi consumatori in Italia e all’estero. 


    La “Angelo Motta pasticciere” presentava già nell’insegna di allora, la grande M e la doppia T col tratto lungo. A forgiarne e rafforzarne l’immagine fra gli anni Trenta e Quaranta, fu proprio Dino Villani, che fu assunto come direttore della pubblicità.  Dino Villani affidò all’artista Severo Pozzati, in arte Sepo, il compito di rinnovare e modernizzare il manifesto pubblicitario della ditta dolciaria: come racconta lo stesso Villani, fu dura inizialmente convincere Angelo Motta ma alla fine il risultato fu un successo: “una emme il più possibile simile a quella che il Motta metteva nella sua firma”, la M rossa sullo sfondo e davanti un panettone soffice, dorato e fragrante che si apre in tutta la sua dolcezza allo spettatore, con le fette che sembrano quasi balzare fuori dal manifesto, invogliando ad afferrarne una al volo per potersela mangiare e gustare.  Con questo nuovo manifesto pubblicitario, la lettera M venne inoltre liberata dall’associazione a Mussolini, per essere invece associata a Motta e a Milano, con una impostazione grafica tutt’ora attuale e di grande impatto.  Su idea di Dino Villani, le telecamere dell’Istituto Luce entrarono per la prima volta nella fabbrica per riprendere i panettoni in tutte le fasi di lavorazione.  Sempre a Dino Villani, si deve inoltre l’invenzione nel 1934 del premio “Motta Notte di Natale”, in seguito ribattezzato “Premio alla bontà”, il cui scopo era quello di premiare le persone buone. Nel suo libro “Confessioni di un persuasore”, Villani ricorda la conservazione avuta con Angelo Motta circa la cifra da donare a chi avesse vinto il premio e la perplessità di Motta sul fatto che 25 000 lire fossero poche: “Gli feci osservare che non occorreva di più poiché il valore del premio era costituito più dal riconoscimento in sé che dalla somma”.  Angelo Motta ha piena fiducia in Dino Villani e nelle sue idee: la Pasticceria in piazza Duomo diventa anche luogo in cui si svolgono serate di poesia, mostre ed esposizioni temporanee. Villani usa le proprie conoscenze per far approdare in Pasticceria i personaggi più famosi che in quegli anni animavano il mondo artistico e letterario (un esempio su tutti è Fernando Depero).  Per favorire la diffusione del panettone su scala nazionale, Dino Villani decise di donare ai vincitori del Giro d’Italia un “panatun” di dodici chili, subito ribattezzato il “Gigante Motta”. Ancora memorabili sono le foto di rito dei vincitori con in mano il grosso involucro Motta da dodici chili.  Villani fu quindi una figura molto importante e preziosa per l’azienda dolciaria di Angelo Motta; nella sua mente “lievitarono” molte idee che sono una riprova del carattere poliedrico, eclettico, geniale e ancora attuale di questo personaggio ad oggi considerato uno dei padri della pubblicità e che nel 1948 a Suzzara creò il Premio Suzzara assieme al sindaco di allora Tebe Mignoni.